I Musei e il Mare | Il Mare Adriatico nella cartografia del ‘500 e ‘600 nelle collezioni della Hortis – lunedì 13 settembre, ore 17.30, Sala Luttazzi

Particolare della scala nella carta dell'Istria olim Japidia tratta da Joan Blaeu, Atlas Major o Geographia Blaviana, Amsterdam, 1669 (Biblioteca Hortis).

Lunedì 13 settembre alle 17.30 presso la Sala Lelio Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio per il settimo appuntamento del ciclo I Musei e il mare, Alessandra Sirugo, curatrice del Museo Petrarchesco Piccolomineo, interviene sul tema «Il Mare Adriatico nella cartografia del Cinquecento e del Seicento nella Biblioteca Civica “Attilio Hortis”».

La conversazione parte dall’assunto che le geocarte riflettono il modo di pensare e interpretare la realtà materiale entro cui si svolge la nostra vita; sono un’immagine interpretativa, non oggettiva, influenzata dal grado di evoluzione scientifica e dalle tecniche di riproduzione, ma anche dal periodo storico di cui fotografano un’istantanea.

La panoramica sulle geocarte e sui principali atlanti con raffigurazioni del Mare Adriatico, patrimonio della “Hortis”, permette di individuare le mappe eseguite mediante incisione su metallo dei principali cartografi ed editori europei. Protagoniste della conversazione saranno pertanto le geocarte di Gerardo Mercatore, Giovanni Francesco Camozzi, Abramo Ortelio, Paolo Forlani, Joan Blaeu e Vincenzo Maria Coronelli.

L’incontro è a ingresso libero: nel rispetto della normativa anti-covid in vigore, si accede con green pass.

I musei e il mare è un ciclo di 13 conversazioni a cura della Direzione del Servizio Musei e Biblioteche che mettono in relazione alcuni aspetti delle collezioni museali con il mare ed è compreso nella rassegna “Una luce sempre accesa” in cartellone in Sala Lelio Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio.
Non solo marineria, ma scienza e natura, Oriente e Occidente, archeologia, fotografia e cartografia, pittura e musica: I musei e il mare è un itinerario attraverso le civiche raccolte che spazia dal mondo antico ai giorni nostri. A tracciare la rotta di questo viaggio, conservatori, responsabili e operatori dei singoli istituti.

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