Presentazione nuova traduzione France Prešeren

LA NUOVA TRADUZIONE ITALIANA DELLE POESIE DI FRANCE PREŠEREN AD OPERA DI MIRAN KOŠUTA

Venerdì 14 febbraio 2020 alle ore 17.30 l’associazione Skupina/Gruppo 85 in collaborazione con il Comune di Triesteil Centro musicale Glasbenamatica e Lets-Letteratura Trieste proporrà nella Sala Bazlen del palazzo Gopcevich di Trieste un omaggio alla giornata della cultura slovena dal titolo Dolci, corde, risuonate….

Le armonie musicali di Vanja e Max Zuliani nonché gli interventi di Marko Kravos, Riccardo Cepach e Roberto Dedenaro accompagneranno al varo la nuova traduzione italiana di Miran Košuta delle Poesie di France Prešeren (Vrba 1800-Kranj 1849), il massimo poeta romantico
sloveno, di cui verrà proposta al pubblico una rappresentativa selezione interpretata dall’attrice Nikla Petruška Panizon e commentata dal traduttore stesso.

Košuta, titolare della cattedra di Lingua e Letteratura slovena presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, ha tradotto nell’arco dell’ultimo decennio l’intero volume prešerniano ad eccezione di Lenora (Lenore), riverseggiamento autoriale dell’omonima ballata di Gottfried  ugustusBürger già disponibile in varie versioni italiane.

La nuova traduzione italiana delle Poesie di France Prešeren verrà pubblicata nei prossimi mesi a celebrazione del 220-ennale della nascita del poeta che ricorrerà il 3 dicembre 2020. Si tratterà della
terza edizione monografica italiana dell’opera, dopo le traduzioni di Francesco Husu (France Prešeren: Poesie, Trieste-München, Editoriale Stampa Triestina-Trofenik Verlag, 1976) e Giorgio Depangher (France Prešeren: Poesie-Pesmi, Kranj, Comune di Kranj, 1998). Nello sforzo di coniugare la fedeltà
semantica con la musicalità ritmica e rimica dell’originale, la recente versione di Miran Košuta non fa però riferimento alle traduzioni finora pubblicate.

Quale classico della letteratura slovena, France Prešeren condivide attualmente con Srečko Kosovel la palma di uno dei poeti sloveni più tradotti in lingua italiana. Dal 1878 ‒anno in cui Giacomo Chiudina
pubblicò a Firenze, nell’antologia Canti del popolo slavo, Il consiglio della figlia (Hčere svet), prima traduzione italiana di un componimento prešerniano ‒ le versioni italiane delle liriche dell’autore hanno trovato ospitalità editoriale in molte antologie e una decina di edizioni monografiche per merito di mediatori linguistici quali Giacomo Chiudina, Ivan Trinko, Bartolomeo Calvi, Umberto Urbani, Luigi Salvini, Enrico Damiani, Franc Husu, Giorgio Depangher e altri.

Alla conoscenza della figura e dell’opera di Prešeren in Italia hanno contribuito significativamente anche la traduzione italiana della monografia di Boris Paternu France Prešeren: poeta sloveno 1800-1849 (Goriška Mohorjeva družba, Gorizia 1999) e il volume d’atti Prešerniana (Ricerche slavistiche-Il Calamo, Roma 2003) curato da Janja Jerkov e Miran Košuta.

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