Trieste periodici digitali
Il portale Internet Culturale del Ministero per i beni e le attività culturali accoglie dal 2015 parte dei più importanti quotidiani triestini che sono stati restaurati e digitalizzati. La consultazione è ad accesso libero. Si consiglia la visualizzazione mediante Firefox o Google Chrome
Sono al momento disponibili:
IL CITTADINO
1872
IL DIAVOLETTO
1851
1857
LA GAZZETTA DI TRIESTE
1916-1918
L’INDIPENDENTE
1878
1880-1885
1887-1896
1898-1899
1902-1907
1910-1914
1923
Il Lavoratore : giornale dei socialisti italiani in Austria
1910
1913-1914
1916-1918
Il Lavoratore : organo del Partito comunista del T.L.T.
1948-1949
1951-1952
Il Lavoratore : organo del Partito comunista del Territorio di Trieste
1955-1958
Il Lavoratore : organo del Partito Comunista della Regione Giulia
1947
Il Lavoratore : organo della Federazione autonoma triestina del partito Comunista
1959-1966
Il Lavoratore : organo della Federazione socialista della Venezia Giulia
1919-1921
IL PICCOLO
luglio-dicembre 1882
aprile-dicembre 1883
1886
1893-1895
1897-1900
luglio-dicembre 1901
1902-1903
1914-1915
IL PICCOLO DELLA SERA
1886-1891
1914-1915
TRIESTER ZEITUNG
1914-1915
LA VOCE LIBERA
1947
TRI.PE.DI.
Trieste periodici digitali
La Biblioteca civica “Attilio Hortis”, ha iniziato un progetto per rendere disponibile alla consultazione in formato digitale molti dei periodici in lingua italiana, slovena e tedesca, stampati a Trieste dalla fine del ’700 alla prima metà del ’900.
Essi costituiscono un importante testimonianza di una città che, dal periodo di dominazione asburgica, in cui forti erano le spinte irredentiste e le contrapposizioni tra le componenti italiana, austriaca e slovena, è passata al termine della prima guerra mondiale al Regno sabaudo, per poi passare dopo il secondo conflitto mondiale, prima al breve governo jugoslavo, poi a quello anglo-americano e infine tornare definitivamente sotto l’amministrazione italiana nel 1954.
Con l’adesione all’Emeroteca Digitale della Biblioteca Nazionale Braidense si è voluto rendere più facilmente accessibili al pubblico i documenti digitalizzati inserendoli in una più ampia raccolta di periodici che ha l’obbiettivo di raccogliere fonti storiche e culturali d’interesse nazionale.